Commento, spiegazione e studio di Giudici 16:15-21, verso per verso
Ed ella gli disse: "Come fai a dirmi: T'amo! mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte m'hai beffata, e non m'hai detto dove risiede la tua gran forza".
Or avvenne che, premendolo ella ogni giorno con le sue parole e tormentandolo, egli se ne accorò mortalmente,
e le aperse tutto il cuor suo e le disse: "Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo, consacrato a Dio, dal seno di mia madre; se fossi tosato, la mia forza se ne andrebbe, diventerei debole, e sarei come un uomo qualunque".
Delila, visto ch'egli le aveva aperto tutto il cuor suo, mandò a chiamare i principi de' Filistei, e fece dir loro: "Venite su, questa volta, perché egli m'ha aperto tutto il suo cuore". Allora i principi dei Filistei salirono da lei, e portaron seco il danaro.
Ed ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò l'uomo fissato, e gli fece tosare le sette trecce della testa di Sansone; così giunse a domarlo; e la sua forza si partì da lui.
Allora ella gli disse: "Sansone, i Filistei ti sono addosso". Ed egli, svegliatosi dal sonno, disse: "Io ne uscirò come le altre volte, e mi svincolerò". Ma non sapeva che l'Eterno s'era ritirato da lui.
E i Filistei lo presero e gli cavaron gli occhi; lo fecero scendere a Gaza, e lo legarono con catene di rame. Ed egli girava la macina nella prigione.