Commento, spiegazione e studio di Giudici 20:29-37, verso per verso
E Israele pose un'imboscata tutt'intorno a Ghibea.
I figliuoli d'Israele salirono per la terza volta contro i figliuoli di Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte.
E i figliuoli di Beniamino, avendo fatto una sortita contro il popolo, si lasciarono attirare lungi dalla città, e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, per le strade, delle quali una sale a Bethel, e l'altra a Ghibea per la campagna: ne uccisero circa trenta.
Allora i figliuoli di Beniamino dissero: "Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!" Ma i figliuoli d'Israele dissero: "Fuggiamo, e attiriamoli lungi dalla città sulle strade maestre!"
E tutti gli uomini d'Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a aal-Thamar, e l'imboscata d'Israele si slanciò fuori dal luogo ove si trovava, da Maareh-Ghibea.
Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro, e i eniaminiti non si avvedevano del disastro che stava per colpirli.
E l'Eterno sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e i figliuoli d'Israele uccisero quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino, tutti atti a trar la spada.
I figliuoli di Beniamino videro che gl'Israeliti eran battuti. Questi, infatti, avean ceduto terreno a eniamino, perché confidavano nella imboscata che avean posta presso Ghibea.
Quelli dell'imboscata si gettaron prontamente su Ghibea; e, avanzatisi, passarono a fil di spada l'intera città.