• Giudici 3:8

    Perciò l'ira dell'Eterno si accese contro Israele ed egli li diede nelle mani di Cushan-Rishathaim, re di esopotamia; e i figliuoli d'Israele furon servi di Cushan-Rishathaim per otto anni.

  • Giudici 3:9

    Poi i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno, e l'Eterno suscitò loro un liberatore: Othniel, figliuolo di enaz, fratello minore di Caleb; ed egli li liberò.

  • Giudici 3:10

    Lo spirito dell'Eterno fu sopra lui, ed egli fu giudice d'Israele; uscì a combattere, e l'Eterno gli diede nelle mani Cushan-Rishathaim, re di Mesopotamia; e la sua mano fu potente contro Cushan-Rishathaim.

  • Giudici 3:11

    Il paese ebbe requie per quarant'anni; poi Othniel, figlio di Kenaz, morì.

  • Giudici 3:12

    I figliuoli d'Israele continuarono fare ciò ch'è male agli occhi dell'Eterno; e l'Eterno rese forte glon, re di Moab, contro Israele, perch'essi avean fatto ciò ch'è male agli occhi dell'Eterno.

  • Giudici 3:13

    Ed Eglon radunò attorno a se i figliuoli di Ammon e di Amalek, e andò e batté Israele e s'impadronì della città delle palme.

  • Giudici 3:14

    E i figliuoli d'Israele furon servi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni.

  • Giudici 3:15

    Ma i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno, ed egli suscitò loro un liberatore: Ehud, figliuolo di Ghera, Beniaminita, che era mancino. I figliuoli d'Israele mandarono per mezzo di lui un regalo a Eglon, re di Moab.

  • Giudici 3:16

    Ehud si fece una spada a due tagli, lunga un cubito; e se la cinse sotto la veste, al fianco destro.

  • Giudici 3:17

    E offrì il regalo a Eglon, re di Moab, ch'era uomo molto grasso.

  • Giudici 3:18

    E quand'ebbe finita la presentazione del regalo, rimandò la gente che l'avea portato.

  • Giudici 3:19

    Ma egli, giunto alla cava di pietre ch'è presso a Ghilgal, tornò indietro, e disse: "O re, io ho qualcosa da dirti in segreto". E il re disse: "Silenzio!" E tutti quelli che gli stavan dappresso, uscirono.

  • Giudici 3:20

    Allora Ehud s'accostò al re, che stava seduto nella sala disopra, riservata a lui solo per prendervi il fresco, e gli disse: "Ho una parola da dirti da parte di Dio". Quegli s'alzò dal suo seggio:

  • Giudici 3:21

    e Ehud, stesa la mano sinistra, trasse la spada dal suo fianco destro, e gliela piantò nel ventre.

  • Giudici 3:22

    Anche l'elsa entrò dopo la lama, e il grasso si rinchiuse attorno alla lama; poich'egli non gli ritirò dal ventre la spada, che gli usciva per di dietro.

  • Giudici 3:23

    Poi Ehud uscì nel portico, chiuse le porte della sala disopra, e mise i chiavistelli.

  • Giudici 3:24

    Or quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono, ed ecco che le porte della sala disopra eran chiuse a chiavistello; e dissero: "Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca".

  • Giudici 3:25

    E tanto aspettarono, che ne furon confusi; e com'egli non apriva le porte della sala, quelli presero la chiave, aprirono, ed ecco che il loro signore era steso per terra, morto.

  • Giudici 3:26

    Mentr'essi indugiavano, Ehud si diè alla fuga, passò oltre le cave di pietra, e si mise in salvo nella eira.

  • Giudici 3:27

    Arrivato che fu, suonò la tromba nella contrada montuosa di Efraim, e i figliuoli d'Israele scesero con lui dalla contrada montuosa, ed egli si mise alla loro testa.

  • Giudici 3:28

    E disse loro: "Seguitemi, perché l'Eterno v'ha dato nelle mani i Moabiti, vostri nemici". E quelli scesero dietro a lui, s'impadronirono de' guadi del Giordano per impedirne il passo ai Moabiti, e non lasciaron passare alcuno.

  • Giudici 3:29

    In quel tempo sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; e non ne scampò uno.

  • Giudici 3:30

    Così, in quel giorno, Moab fu umiliato sotto la mano d'Israele, e il paese ebbe requie per ottant'anni.

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