Commento, spiegazione e studio di Giudici 9:42-49, verso per verso
Il giorno seguente, il popolo di Sichem uscì alla campagna; e Abimelec ne fu informato.
Egli prese allora la sua gente, la divise in tre schiere, e fece un'imboscata ne' campi; e quando vide che il popolo usciva dalla città, gli si levò contro e ne fece strage.
Poi Abimelec e la gente che avea seco si slanciarono e vennero a porsi all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su tutti quelli che erano nella campagna, e ne fecero strage.
E Abimelec attaccò la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi spianò la città e vi seminò del sale.
Tutti gli abitanti della torre di Sichem, all'udir questo, si ritirarono nel torrione del tempio di l-Berith.
E fu riferito ad Abimelec che tutti gli abitanti della torre di Sichem s'erano adunati quivi.
Allora Abimelec salì sul monte Tsalmon con tutta la gente ch'era con lui; diè di piglio ad una scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise sulla spalla; poi disse alla gente ch'era con lui: "Quel che m'avete veduto fare fatelo presto anche voi!"
Tutti tagliaron quindi anch'essi de' rami, ognuno il suo, e seguitarono Abimelec; posero i rami contro al torrione, e arsero il torrione con quelli che v'eran dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.