Commento, spiegazione e studio di Habacuc 3:3-10, verso per verso
Iddio viene da Teman, e il santo viene dal monte di Paran. Sela. La sua gloria copre i cieli, e la terra è piena della sua lode.
Il suo splendore è pari alla luce; dei raggi partono dalla sua mano; ivi si nasconde la sua potenza.
Davanti a lui cammina la peste, la febbre ardente segue i suoi passi.
Egli si ferma, e scuote la terra; guarda, e fa tremar le nazioni; i monti eterni si frantumano, i colli antichi s'abbassano; le sue vie son quelle d'un tempo.
Io vedo nell'afflizione le tende d'Etiopia; i padiglioni del paese di Madian tremano.
O Eterno, t'adiri tu contro i fiumi? E' egli contro i fiumi che s'accende l'ira tua, o contro il mare che va il tuo sdegno, che tu avanzi sui tuoi cavalli, sui tuoi carri di vittoria?
Il tuo arco è messo a nudo; i dardi lanciati dalla tua parola sono esecrazioni. Sela. Tu fendi la terra in tanti letti di fiumi.
I monti ti vedono e tremano; passa una piena d'acque: l'abisso fa udir la sua voce, e leva un alto le mani.