Commento, spiegazione e studio di Isaia 10:8-13, verso per verso
Poiché dice: "I miei principi non son eglino tanti re?
Non è egli avvenuto di Calno come di Carkemish? Di Hamath come d'Arpad? di Samaria come di amasco?
Come la mia mano è giunta a colpire i regni degl'idoli dove le immagini eran più numerose che a erusalemme e a Samaria,
come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, non farò io così a Gerusalemme e alle sue statue?"
Ma quando il Signore avrà compiuta tutta l'opera sua sul monte di Sion e a Gerusalemme, io, dice l'Eterno, punirò il re d'Assiria per il frutto della superbia del cuor suo e dell'arroganza de' suoi sguardi alteri.
Poich'egli dice: "Io l'ho fatto per la forza della mia mano, e per la mia sapienza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini de' popoli, ho predato i loro tesori; e, potente come sono, ho detronizzato dei re,