Commento, spiegazione e studio di Isaia 11:9-16, verso per verso
Non si farà né male né guasto su tutto il mio monte santo, poiché la terra sarà ripiena della conoscenza dell'Eterno, come il fondo del mare dall'acque che lo coprono.
In quel giorno, verso la radice d'Isai, issata come il vessillo de' popoli, si volgeranno premurose le nazioni, e il luogo del suo riposo sarà glorioso.
In quel giorno, il Signore stenderà una seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo rimasto in Assiria e in Egitto, a Pathros e in Etiopia, ad Elam, a Scinear ed a Hamath, e nelle isole del mare.
Egli alzerà un vessillo verso le nazioni, raccoglierà gli esuli d'Israele e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra.
La gelosia d'Efraim scomparirà, e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non invidierà più iuda, e Giuda non sarà più ostile ad Efraim.
Essi piomberanno a volo sulle spalle de' Filistei ad occidente, insieme prederanno i figliuoli dell'oriente; metteran le mani addosso a Edom ed a Moab, e i figliuoli d'Ammon saran loro sudditi.
L'Eterno metterà interamente a secco la lingua del mar dell'Egitto, scuoterà minacciosamente la mano sul fiume, e col suo soffio impetuoso, lo spartirà in sette canali, e farà si che lo si passi coi sandali.
E ci farà una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ve ne fu una per Israele il iorno che uscì dal paese d'Egitto.