Commento, spiegazione e studio di Isaia 13:10-18, verso per verso
Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non far più brillare la loro luce, il sole s'oscurerà fin dalla sua levata, e la luna non farà più risplendere il suo chiarore.
Io punirò il mondo per la sua malvagità, e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l'alterigia de' uperbi e abbatterò l'arroganza de' tiranni.
Renderò gli uomini più rari dell'oro fino, più rari dell'oro d'Ofir.
Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo per l'indignazione dell'Eterno degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente.
Allora, come gazzella inseguita o come pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese.
Chiunque sarà trovato sarò trafitto, chiunque sarà còlto cadrà di spada.
I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saran saccheggiate, le loro mogli saranno violentate.
Ecco, io suscito contro di loro i Medi, i quali non faranno alcun caso dell'argento, e non prendono alcun piacere nell'oro.
I loro archi atterreranno i giovani, ed essi non avran pietà del frutto delle viscere: l'occhio loro non risparmierà i bambini.