Commento, spiegazione e studio di Isaia 21:3-5, verso per verso
Perciò i miei fianchi son pieni si dolori; delle doglie m'han còlto, pari alle doglie d'una donna di parto; o mi contorco, per quel che sento; sono spaventato da quel che vedo.
Il mio cuore si smarrisce, il terrore s'impossessa di me; la sera, alla quale anelavo, è diventato per me uno spavento.
Si prepara la mensa, veglian le guardie, si mangia, si beve "In piedi, o capi! ungete lo scudo!"