Commento, spiegazione e studio di Isaia 22:8-14, verso per verso
Il velo è strappato a Giuda; in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale del palazzo della oresta,
osservate che le brecce della città di Davide son numerose, e raccogliete le acque dal serbatoio disotto;
contate le case di Gerusalemme, e demolite le case per fortificare mura;
fate un bacino fra le due mura per le acque del serbatoio antico, ma non volgete lo sguardo a Colui che ha fatto queste cose, e non vedete Colui che da lungo tempo le ha preparate.
Il Signore, l'Eterno degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a far lamento, e radervi il capo, a cingere il sacco,
ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa! Si ammazzano buoi, si scannano pecore, si mangia carne, si beve vino "Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!"
Ma l'Eterno degli eserciti me l'ha rivelato chiaramente: No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte, dice il Signore, l'Iddio degli eserciti.