Commento, spiegazione e studio di Isaia 26:16-21, verso per verso
O Eterno, essi, nella distretta ti hanno cercato, si sono effusi in umile preghiera, quando il tuo castigo li colpiva.
Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida in mezzo alle sue doglie, così siamo stati noi dinanzi a te, o Eterno.
Abbiamo concepito, siamo stati in doglie, e, quando abbiamo partorito, era vento; non abbiamo recata alcuna salvezza al paese, e non son nati degli abitanti nel mondo.
Rivivano i tuoi morti! risorgano i miei cadaveri! Svegliatevi e giubilate, o voi che abitate nella polvere! Poiché la tua rugiada è come la rugiada dell'aurora, e la terrà ridarà alla vita le ombre.
Va', o mio popolo, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l'indignazione.
Poiché, ecco l'Eterno esce dalla sua dimora per punire l'iniquità degli abitanti della terra; e la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto, e non terrà più coperti gli uccisi.