Commento, spiegazione e studio di Isaia 29:15-24, verso per verso
Guai a quelli che si ritraggono lungi dall'Eterno in luoghi profondi per nascondere i loro disegni, che fanno le opere loro nelle tenebre, e dicono: "Chi ci vede? chi ci conosce?"
Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà egli reputato al par dell'argilla sì che l'opera dica dell'operaio: "Ei non m'ha fatto?" sì che il vaso dica al vasaio: "Non ci capisce nulla?"
Ancora un brevissimo tempo e il Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta.
In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro, e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno;
gli umili avranno abbondanza di gioia nell'Eterno, e i più poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d'Israele.
Poiché il violento sarà scomparso, il beffardo non sarà più, e saran distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità,
che condannano un uomo per una parola, che tendon tranelli a chi difende le cause alla porta, e violano il diritto del giusto per un nulla.
Perciò così dice l'Eterno alla casa di Giacobbe, l'Eterno che riscattò Abrahamo: Giacobbe non avrà più da vergognarsi, e la sua faccia non impallidirà più.
Poiché quando i suoi figliuoli vedranno in mezzo a loro l'opera delle mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe, e temeranno grandemente l'Iddio d'Israele;
i traviati di spirito impareranno la saviezza, e i mormoratori accetteranno l'istruzione.