Commento, spiegazione e studio di Isaia 3:1-8, verso per verso
Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, sta per togliere a Gerusalemme ed a Giuda ogni risorsa ed ogni appoggio, ogni risorsa di pane e ogni risorsa di acqua,
il prode ed il guerriero, il giudice ed il profeta, l'indovino e l'anziano,
il capo di cinquantina e il notabile, il consigliere, l'artefice esperto, e l'abile incantatore.
Io darò loro de' giovinetti per principi, e de' bambini domineranno sovr'essi.
Il popolo sarà oppresso, uomo da uomo, ciascuno dal suo prossimo; il giovane insolentirà contro il vecchio, l'abietto contro colui che è onorato.
Quand'uno prenderà il fratello nella sua casa paterna e gli dirà: "Tu hai un mantello, sii nostro capo, prendi queste ruine sotto la tua mano,"
egli, in quel giorno, alzerà la voce, dicendo: "Io non sarò vostro medico, e nella mia casa non v'è né pane né mantello; non mi fate capo del popolo!"
Poiché Gerusalemme vacilla e Giuda crolla, perché la loro lingua e le opere sono contro l'Eterno, sì da rovocare ad ira il suo sguardo maestoso.