Commento, spiegazione e studio di Isaia 40:12-25, verso per verso
Chi ha misurato le acque nel cavo della sui mano o preso le dimensioni del cielo con la spanna? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera ed i colli con la bilancia?
Chi ha preso le dimensioni dello spirito dell'Eterno o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa?
Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gl'insegnasse il sentiero della giustizia, gl'impartisse la sapienza, e gli facesse conoscere la via del discernimento?
Ecco, le nazioni sono, agli occhi suoi, come una gocciola della secchia, come la polvere minuta delle ilance; ecco, le isole son come pulviscolo che vola.
Il libano non basterebbe a procurar il fuoco, e i suoi animali non basterebbero per l'olocausto.
Tutte le nazioni son come nulla dinanzi a lui; ei le reputa meno che nulla, una vanità.
A chi vorreste voi assomigliare Iddio? e con quale immagine lo rappresentereste?
Un artista fonde l'idolo, l'orafo lo ricopre d'oro e vi salda delle catenelle d'argento.
Colui che la povertà costrinse ad offrir poco sceglie un legno che non marcisca, e si procura un abile artista, che metta su un idolo che non si smova.
Ma non lo sapete? non l'avete sentito? Non v'è stato annunziato fin dal principio? Non avete riflettuto alla fondazione della terra?
Egli è colui che sta assiso sul globo della terra, e gli abitanti d'essa son per lui come locuste; egli distese i cieli come una cortina, e li spiega come una tenda per abitarvi;
egli riduce i principi a nulla, e annienta i giudici della terra;
appena piantati, appena seminati, appena il loro fusto ha preso radici in terra, Egli vi soffia contro, e quelli seccano, e l'uragano li porta via come stoppia.
A chi dunque voi vorreste somigliare perch'io gli sia pari? dice il Santo.