Commento, spiegazione e studio di Isaia 48:12-19, verso per verso
Ascoltami, o Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io son Colui che è; io sono il primo, e son pure l'ultimo.
La mia mano ha fondato la terra, e la mia destra ha spiegato i cieli; quand'io li chiamò, si presentano assieme.
Adunatevi tutti quanti, ed ascoltate! Chi tra voi ha annunziato queste cose? Colui che l'Eterno ama eseguirà il suo volere contro Babilonia, e leverà il suo braccio contro i Caldei.
Io, io ho parlato, io l'ho chiamato; io l'ho fatto venire, e la sua impresa riuscirà.
Avvicinatevi a me, ascoltate questo: Fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente; e ora, il Signore, l'Eterno, mi manda col suo spirito.
Così parla l'Eterno, il tuo redentore, il Santo d'Israele: Io sono l'Eterno, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire.
Oh fossi tu pur attento ai miei comandamenti! la tua pace sarebbe come un fiume, e la tua giustizia, come le onde del mare;
la tua posterità sarebbe come la rena, e il frutto delle tue viscere come la sabbia ch'è nel mare; il suo nome non sarebbe cancellato né distrutto d'innanzi al mio cospetto.