Commento, spiegazione e studio di Isaia 49:13-20, verso per verso
Giubilate, o cieli, e tu, terra, festeggia! Date in gridi di gioia, o monti, poiché l'Eterno consola il suo popolo, ed ha pietà de' suoi afflitti.
Ma Sion ha detto: "L'Eterno m'ha abbandonata, il Signore m'ha dimenticata".
Una donna dimentica ella il bimbo che allatta, cessando d'aver pietà del frutto delle sue viscere? Quand'anche le madri dimenticassero, io non dimenticherò te.
Ecco, io t'ho scolpita sulle palme delle mia mani; le tua mura mi stan del continuo davanti agli occhi.
I tuoi figliuoli accorrono; i tuoi distruttori, i tuoi devastatori s'allontanano da te.
Volgi lo sguardo all'intorno, e mira: Essi tutti si radunano, e vengono a te. Com'è vero ch'io vivo, dice l'Eterno, tu ti rivestirai d'essi come d'un ornamento, te ne cingerai come una sposa.
Nelle tue ruine, ne' tuoi luoghi desolati, nel tuo paese distrutto, sarai ora troppo allo stretto per i tuoi abitanti; e quelli che ti divoravano s'allontaneranno da te.
I figliuoli di cui fosti orbata ti diranno ancora all'orecchio: "Questo posto è troppo stretto per me; ammi largo, perch'io possa stanziarmi".