Commento, spiegazione e studio di Isaia 50:2-6, verso per verso
Perché, quand'io son venuto, non s'è trovato alcuno? Perché, quand'ho chiamato, nessuno ha risposto? La mia mano è ella davvero troppo corta per redimere? o no ho io forza da liberare? Ecco, con la mia minaccia io prosciugo il mare, riduco i fiumi in deserto; il loro pesce diventa fetido per mancanza d'acqua, e muore di sete.
Io rivesto i cieli di nero, e do loro un cilicio per coperta.
Il Signore, l'Eterno, m'ha dato una lingua esercitata perch'io sappia sostenere con la parola lo stanco; gli risveglia, ogni mattina risveglia il mio orecchio, perch'io ascolti, come fanno i discepoli.
Il Signore, l'Eterno, m'ha aperto l'orecchio, ed io non sono stato ribelle e non mi son tratto indietro.
Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva, e le me guance, a chi mi strappava la barba; io non ho nascosto il mio volto all'onta e agli sputi.