Commento, spiegazione e studio di Isaia 50:3-10, verso per verso
Io rivesto i cieli di nero, e do loro un cilicio per coperta.
Il Signore, l'Eterno, m'ha dato una lingua esercitata perch'io sappia sostenere con la parola lo stanco; gli risveglia, ogni mattina risveglia il mio orecchio, perch'io ascolti, come fanno i discepoli.
Il Signore, l'Eterno, m'ha aperto l'orecchio, ed io non sono stato ribelle e non mi son tratto indietro.
Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva, e le me guance, a chi mi strappava la barba; io non ho nascosto il mio volto all'onta e agli sputi.
Ma il Signore, l'Eterno, m'ha soccorso; perciò non sono stato confuso; perciò ho reso la mia faccia simile ad un macigno, e so che non sarò svergognato.
Vicino è colui che mi giustifica; chi contenderà meco? compariamo assieme! Chi è il mio avversario? Mi venga vicino!
Ecco, il Signore, l'Eterno, mi verrà in aiuto; chi è colui che mi condannerà? Ecco, tutti costoro diventeranno logori come un vestito, la tignola li roderà.
Chi è tra voi che tema l'Eterno, che ascolti la voce del servo di lui? Benché cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome dell'Eterno, e s'appoggi sul suo Dio!