Commento, spiegazione e studio di Isaia 63:1-7, verso per verso
"Chi è questi che giunge da Edom, da Botsra, in vestimenti splendidi? questi, magnificamente ammantato, che cammina fiero nella grandezza della sua forza?" "Son io, che parlo con giustizia, che son potente a salvare".
"Perché questo rosso nel tuo manto, e perché le tue vesti son come quelli di chi calca l'uva nello strettoio?"
"Io sono stato solo a calcara l'uva nello strettoio, e nessuno uomo fra i popoli è stato meco; io li ho calcati nella mia ira, e li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti, e ho macchiati tutti i miei abiti.
Poiché il giorno della vendetta, ch'era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione son giunti.
Io guardai, ma non v'era chi m'aiutasse; mi volsi attorno stupito, ma nessuno mi sosteneva; allora il mio braccio m'ha salvato, e il mio furore m'ha sostenuto.
Ed ho calpestato dei popoli nella mia ira, li ho ubriacati del mio furore, e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra".
Io voglio ricordare le benignità dell'Eterno, le lodi dell'Eterno, considerando tutto quello che l'Eterno ci ha largito; ricorderà la bontà di cui è stato largo versa la casa d'Israele, secondo le sue compassioni e secondo l'abbondanza della sue grazie.