Commento, spiegazione e studio di Isaia 65:18-25, verso per verso
Rallegratevi, sì, festeggiate in perpetuo per quanto io sto per creare; poiché, ecco, io creo erusalemme per il gaudio, e il suo popolo per la gioia.
Ed io festeggerò a motivo di Gerusalemme, e gioirò del mio popolo; quivi non si udran più voci di pianto né gridi d'angoscia;
non vi sarà più, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio che non compia il numero de' uoi anni; chi morrà a cent'anni morrà giovane, e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent'anni.
Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
Non costruiranno più perché un altro abiti, non pianteranno più perché un altro mangi; poiché i giorni del mio popolo saran come i giorni degli alberi; e i miei eletti godranno a lungo dell'opera delle loro mani.
Non si affaticheranno invano, e non avranno più figliuoli per vederli morire a un tratto; poiché saranno la progenie dei benedetti dall'Eterno, e i loro rampolli staran con essi.
E avverrà che, prima che mi invochino, io risponderò; parleranno ancora, che già li avrò esauditi.
Il lupo e l'agnello pasceranno assieme, il leone mangerà la paglia come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà più danno né guasto su tutto il mio monte santo, dice l'Eterno.