Commento, spiegazione e studio di Isaia 65:3-11, verso per verso
verso un popolo che del continuo mi provoca sfacciatamente ad ira, che offre sacrifizi nei giardini e fa fumare profumi sui mattoni;
che sta fra i sepolcri e passa le notti nelle caverne, che mangia carne di porco ed ha nei suoi vasi vivande impure;
che dice: "Fatti in là non t'accostare perch'io son più santo di te". Cose siffatte, sono per me un fumo nel naso, un fuoco che arde da mane a sera.
Ecco, tutto ciò sta scritto dinanzi a me; io non mi tacerò, anzi vi darò la retribuzione, sì, vi verserò in seno la retribuzione
delle iniquità vostre, dice l'Eterno, e al tempo stesso delle iniquità dei vostri padri, che hanno fatto fumare profumi sui monti e mi hanno oltraggiato sui colli; io misurerò loro in seno il salario della loro condotta passata.
Così parla l'Eterno: Come quando si trova del succo nel grappolo si dice: "Non lo distruggere perché lì v'è una benedizione," così farò io, per amor de' miei servi, e non distruggerò tutto.
Io farò uscire da Giacobbe una progenie e da Giuda un erede dei miei monti; e i eletti possederanno il paese, e i miei servi v'abiteranno.
Saron sarà un chiuso di greggi, e la valle d'Acor, un luogo di riposo alle mandre, per il mio popolo che m'avrà cercato.
Ma voi, che abbandonate l'Eterno, che dimenticate il monte mio santo, che apparecchiate la mensa a ad ed empite la coppa del vin profumato a Meni,