Commento, spiegazione e studio di Isaia 7:1-11, verso per verso
Or avvenne ai giorni d'Achaz, figliuolo di Jotham, figliuolo d'Uzzia, re di Giuda, che Retsin, re di Siria, e Pekah, figliuolo di Remalia, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono ad espugnarla.
E fu riferito alla casa di Davide questa notizia: "La Siria s'è confederata con Efraim". E il cuore d'Achaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento.
Allora l'Eterno disse ad Isaia: "Va' incontro ad Achaz, tu con Scear-Jashub, tuo figliuolo, verso l'estremità dell'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del gualchieraio e digli:
Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti s'avvilisca il cuore a motivo di questi due avanzi di tizzone fumanti, a motivo dell'ira ardente di Retsin e della Siria e del figliuolo di Remalia.
Siccome la Siria, Efraim e il figliuolo di Remalia meditano del male a tuo danno, dicendo
Saliamo contro Giuda, terrorizzandolo, apriamovi una breccia e proclamiamo re in mezzo ad esso il figliuolo di Tabbeel,
così dice il Signore, l'Eterno: Questo non avrà effetto; non succederà;
poiché Damasco è il capo della Siria, e Retsin è il capo di Damasco. Fra sessantacinque anni Efraim sarà fiaccato in guisa che non sarà più popolo.
E Samaria è il capo d'Efraim, e il figliuolo di Remalia è il capo di Samaria. Se voi non avete fede, certo, non potrete sussistere".
L'Eterno parlò di nuovo ad Achaz e gli disse:
"Chiedi un segno all'Eterno, al tuo Dio! chiedilo giù nei luoghi sotterra o nei luoghi eccelsi!"