Commento, spiegazione e studio di Isaia 8:11-20, verso per verso
Poiché così m'ha parlato l'Eterno, quando la sua mano m'ha afferrato, ed egli m'ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, dicendo:
"Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura; e non temete ciò ch'esso teme, e non vi spaventate.
L'Eterno degli eserciti, quello, santificate! Sia lui quello che temete e paventate!
Ed gli sarà un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, un sasso d'inciampo per le due case d'Israele, n laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme.
Molti fra loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio, e saranno presi".
"Chiudi questa testimonianza, suggella questa legge fra i miei discepoli".
Io aspetto l'Eterno che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe; in lui ripongo la mia speranza.
Ecco me, e i figliuoli che l'Eterno m'ha dati; noi siam de' segni e dei presagi in Israele da parte dell'Eterno degli Eserciti, che abita sul monte Sion.
Se vi si dice: "Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che susurranno e bisbigliano," rispondete: "Un popolo non dev'egli consultare il suo Dio? Si rivolgerà egli ai morti a pro de' vivi?"
Alla legge! alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora!