Commento, spiegazione e studio di Lamentazioni 3:42-53, verso per verso
Noi abbiam peccato, siamo stati ribelli, e tu non hai perdonato.
Tu ti sei avvolto nella tua ira, e ci hai inseguiti; tu hai ucciso senza pietà;
ti sei avvolto in una nuvola, perché la preghiera non potesse passare;
tu hai fatto di noi delle spazzature, dei rifiuti, in mezzo ai popoli.
Tutti i nostri nemici aprono larga la bocca contro di noi.
Ci son toccati il terrore, la fossa, la desolazione e la ruina.
I miei occhi si sciolgono in rivi d'acqua, a motivo della ruina della figliuola del mio popolo.
L'occhio mio si scioglie in lacrime, senza posa, senza intermittenza,
finché dal cielo l'Eterno non guardi e non veda il nostro stato.
L'occhio mio m'affanna l'anima a motivo di tutte le figliuole della mia città.
Quelli che mi son nemici senza cagione, m'han dato la caccia come a un uccello.
M'hanno annientato la vita nella fossa, m'han gettato delle pietre addosso.