Commento, spiegazione e studio di Lamentazioni 3:42-66, verso per verso
Noi abbiam peccato, siamo stati ribelli, e tu non hai perdonato.
Tu ti sei avvolto nella tua ira, e ci hai inseguiti; tu hai ucciso senza pietà;
ti sei avvolto in una nuvola, perché la preghiera non potesse passare;
tu hai fatto di noi delle spazzature, dei rifiuti, in mezzo ai popoli.
Tutti i nostri nemici aprono larga la bocca contro di noi.
Ci son toccati il terrore, la fossa, la desolazione e la ruina.
I miei occhi si sciolgono in rivi d'acqua, a motivo della ruina della figliuola del mio popolo.
L'occhio mio si scioglie in lacrime, senza posa, senza intermittenza,
finché dal cielo l'Eterno non guardi e non veda il nostro stato.
L'occhio mio m'affanna l'anima a motivo di tutte le figliuole della mia città.
Quelli che mi son nemici senza cagione, m'han dato la caccia come a un uccello.
M'hanno annientato la vita nella fossa, m'han gettato delle pietre addosso.
Le acque salivano fin sopra al mio capo, io dicevo: "E' finita per me!"
Io ho invocato il tuo nome, o Eterno, dal fondo della fossa;
tu hai udito la mia voce; non nascondere il tuo orecchio al mio sospiro, al mio grido!
Nel giorno ch'io t'ho invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: "Non temere!"
O Signore, tu hai difesa la causa dell'anima mia, tu hai redento la mia vita.
O Eterno, tu vedi il torto che m'è fatto, giudica tu la mia causa!
Tu vedi tutto il loro rancore, tutte le loro macchinazioni contro di me.
Tu odi i loro oltraggi, o Eterno, tutte le loro macchinazioni contro di me,
il linguaggio di quelli che si levano contro di me, quello che meditano contro di me tutto il giorno!
Guarda! quando si seggono, quando s'alzano, io sono la loro canzone.
Tu li retribuirai, o Eterno, secondo l'opera delle loro mani.
Darai loro induramento di cuore, la tua maledizione.
Li inseguirai nella tua ira, e li sterminerai di sotto i cieli dell'Eterno.