Commento, spiegazione e studio di Lamentazioni 4:12-17, verso per verso
Né i re della terra né alcun abitante del mondo avrebbero mai creduto che l'avversario, il nemico, sarebbe entrato nelle porte di Gerusalemme.
Così è avvenuto per via de' peccati de' suoi profeti, delle iniquità de' suoi sacerdoti, che hanno sparso nel mezzo di lei il sangue dei giusti.
Essi erravan come ciechi per le strade, lordati di sangue, in guisa che non si potevano toccare le loro vesti.
"Fatevi in là! Un impuro!" si gridava al loro apparire; "Fatevi in là! Fatevi in là! Non lo toccate!" Quando fuggivano, erravan qua e là, e si diceva fra le nazioni: "Non restino più qui!"
La faccia dell'Eterno li ha dispersi, egli non volge più verso loro il suo sguardo; non s'è portato rispetto ai sacerdoti, né s'è avuto pietà de' vecchi.
E a noi si consumavano ancora gli occhi in cerca d'un soccorso, aspettato invano; dai nostri posti di vedetta scrutavamo la venuta d'una nazione che non potea salvarci.