Commento, spiegazione e studio di Lamentazioni 4:3-10, verso per verso
Perfino gli sciacalli porgon le mammelle e allattano i lor piccini; la figliuola del mio popolo è divenuta crudele, come gli struzzi del deserto.
La lingua del lattante gli s'attacca al palato, per la sete; i bambini chiedon del pane, e non v'è chi gliene dia.
Quelli che si nutrivan di cibi delicati cadon d'inedia per le strade; quelli ch'erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio.
Il castigo dell'iniquità della figliuola del mio popolo e maggiore di quello del peccato di Sodoma, che fu distrutta in un attimo, senza che mano d'uomo la colpisse.
I suoi principi erano più splendenti della neve, più bianchi del latte; aveano il corpo più vermiglio del corallo, il lor volto era uno zaffiro.
Il loro aspetto è ora più cupo del nero; non si riconoscon più per le vie; la loro pelle è attaccata alle ossa, è secca, è diventata come un legno.
Più felici sono stati gli uccisi di spada di quelli che muoion di fame; poiché questi deperiscono estenuati, per mancanza de' prodotti dei campi.
Delle donne, pur sì pietose, hanno con le lor mani fatto cuocere i loro bambini, che han servito loro di cibo, nella ruina della figliuola del mio popolo.