Commento, spiegazione e studio di Lamentazioni 5:8-18, verso per verso
Degli schiavi dominano su noi, e non v'è chi ci liberi dalle loro mani.
Noi raccogliamo il nostro pane col rischio della nostra vita, affrontando la spada del deserto.
La nostra pelle brucia come un forno, per l'arsura della fame.
Essi hanno disonorato le donne in Sion, le vergini nelle città di Giuda.
I capi sono stati impiccati dalle loro mani, la persona de' vecchi non è stata rispettata.
I giovani han portato le macine, i giovanetti han vacillato sotto il carico delle legna.
I vecchi hanno abbandonato la porta, i giovani la musica dei loro strumenti.
La gioia de' nostri cuori è cessata, le nostre danze son mutate in lutto.
La corona ci è caduta dal capo; guai a noi, poiché abbiamo peccato!
Per questo langue il nostro cuore, per questo s'oscuran gli occhi nostri:
perché il monte di Sion è desolato, e vi passeggian le volpi.