Commento, spiegazione e studio di Levitico 26:25-46, verso per verso
E farò venir contro di voi la spada, vindice del mio patto; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste, e sarete dati in man del nemico.
Quando vi toglierò il pane che sostiene, dieci donne coceranno il vostro pane in uno stesso forno, vi distribuiranno il vostro pane a peso, e mangerete, ma non vi sazierete.
E se, nonostante tutto questo, non volete darmi ascolto ma con la vostra condotta mi resistete,
anch'io vi resisterò con furore, e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.
Mangerete la carne dei vostri figliuoli, e mangerete la carne delle vostre figliuole.
Io devasterò i vostri alti luoghi, distruggerò le vostre statue consacrate al sole, metterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli, e l'anima mia vi aborrirà.
E ridurrò le vostre città in deserti, desolerò i vostri santuari, e non aspirerò più il soave odore dei vostri profumi.
Desolerò il paese; e i vostri nemici che vi abiteranno, ne saranno stupefatti.
E, quanto a voi, io vi disperderò fra le nazioni, e vi darò dietro a spada tratta; il vostro paese sarà desolato, e le vostre città saranno deserte.
Allora la terra si godrà i suoi sabati per tutto il tempo che rimarrà desolata e che voi sarete nel paese ei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si godrà i suoi sabati.
Per tutto il tempo che rimarrà desolata avrà il riposo che non ebbe nei vostri sabati, quando voi l'abitavate.
Quanto ai superstiti fra voi, io renderò pusillanime il loro cuore nel paese dei loro nemici: il rumore d'una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge dinanzi alla spada, e cadranno senza che alcuno l'insegua.
Precipiteranno l'uno sopra l'altro come davanti alla spada, senza che alcuno l'insegua, e voi non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici.
E perirete fra le nazioni, e il paese de' vostri nemici vi divorerà.
I superstiti fra voi si struggeranno nei paesi de' loro nemici, a motivo delle proprie iniquità; e si struggeranno pure a motivo delle iniquità dei loro padri.
E confesseranno la loro iniquità e l'iniquità dei loro padri: l'iniquità delle trasgressioni commesse contro di me e della resistenza oppostami,
peccati per i quali anch'io avrò dovuto resister loro, e menarli nel paese de' loro nemici. Ma se allora il cuor loro incirconciso si umilierà, e se accetteranno la punizione della loro iniquità,
io mi ricorderò del mio patto con Giacobbe, mi ricorderò del mio patto con Isacco e del mio patto con brahamo, e mi ricorderò del paese;
poiché il paese sarà abbandonato da loro, e si godrà i suoi sabati mentre rimarrà desolato, senza di loro, ed essi accetteranno la punizione della loro iniquità per aver disprezzato le mie prescrizioni e aver avuto in avversione le mie leggi.
E, nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li disprezzerò e non li prenderò in avversione fino al punto d'annientarli del tutto e di rompere il mio patto con loro; poiché io sono l'Eterno, il loro Dio;
ma per amor d'essi mi ricorderò del patto stretto coi loro antenati, i quali trassi dal paese d'Egitto, nel cospetto delle nazioni, per essere il loro Dio. Io sono l'Eterno".
Tali sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che l'Eterno stabilì fra sé e i figliuoli d'Israele, sul monte inai, per mezzo di Mosè.