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E il Signore gli disse: Voi altri Farisei nettate il di fuori della coppa e del piatto, ma l'interno vostro è pieno di rapina e di malvagità.
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Stolti, Colui che ha fatto il di fuori, non ha anche fatto il di dentro?
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Date piuttosto in elemosina quel ch'è dentro al piatto; ed ecco, ogni cosa sarà netta per voi.
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Ma guai a voi, Farisei, poiché pagate la decima della menta, della ruta e d'ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste son le cose che bisognava fare, senza tralasciar le altre.
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Guai a voi, Farisei, perché amate i primi seggi nelle sinagoghe, e i saluti nelle piazze.
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Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono, e chi vi cammina sopra non ne sa niente.
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Allora uno dei dottori della legge, rispondendo, gli disse: Maestro, parlando così, fai ingiuria anche a noi.
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Ed egli disse: Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate le genti di pesi difficili a portare e voi non toccate quei pesi neppur con un dito!
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Guai a voi, perché edificate i sepolcri de' profeti, e i vostri padri li uccisero.
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Voi dunque testimoniate delle opere de' vostri padri e le approvate; perché essi li uccisero, e voi edificate loro de' sepolcri.
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E per questo la sapienza di Dio ha detto: Io manderò loro dei profeti e degli apostoli; e ne uccideranno alcuni e ne perseguiteranno altri,
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affinché il sangue di tutti i profeti sparso dalla fondazione del mondo sia ridomandato a questa generazione;
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dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria che fu ucciso fra l'altare ed il tempio; sì, vi dico, sarà ridomandato a questa generazione.
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Guai a voi, dottori della legge, poiché avete tolta la chiave della scienza! Voi stessi non siete entrati, ed avete impedito quelli che entravano.
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E quando fu uscito di là, gli scribi e i Farisei cominciarono a incalzarlo fieramente ed a trargli di bocca risposte a molte cose; tendendogli de' lacci,
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per coglier qualche parola che gli uscisse di bocca.