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Or uno della folla gli disse: Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità.
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Ma Gesù gli rispose: O uomo, chi mi ha costituito su voi giudice o spartitore? Poi disse loro:
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Badate e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall'abbondanza de' beni che uno possiede, ch'egli ha la sua vita.
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E disse loro questa parabola: La campagna d'un certo uomo ricco fruttò copiosamente;
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ed egli ragionava così fra sé medesimo: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse:
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Questo farò: demolirò i miei granai e ne fabbricherò dei più vasti, e vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni,
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e dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi, godi.
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Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quel che hai preparato, di chi sarà?
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Così è di chi tesoreggia per sé, e non è ricco in vista di Dio.
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Poi disse ai suoi discepoli: Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete; né per il corpo di che vi vestirete;
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poiché la vita è più dei nutrimento, e il corpo è più del vestito.
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Considerate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutrisce. Di quanto non siete voi da più degli uccelli?
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E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito?
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Se dunque non potete far nemmeno ciò ch'è minimo, perché siete in ansiosa sollecitudine del rimanente?
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Considerate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro.
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Or se Dio riveste così l'erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, o gente di poca fede?
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Anche voi non cercate che mangerete e che berrete, e non ne state in sospeso;
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poiché tutte queste cose son le genti del mondo che le ricercano; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno.
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Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno sopraggiunte.