Commento, spiegazione e studio di Luca 23:11-38, verso per verso
Ed Erode co' suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido, e lo rimandò a Pilato.
E in quel giorno, Erode e Pilato divennero amici, perché per l'addietro arano stati in inimicizia fra loro.
E Pilato, chiamati assieme i capi sacerdoti e i magistrati e il popolo, disse loro:
Voi mi avete fatto comparir dinanzi quest'uomo come sovvertitore del popolo; ed ecco, dopo averlo in presenza vostra esaminato, non ho trovato in lui alcuna delle colpe di cui l'accusate;
e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato a noi; ed ecco, egli non ha fatto nulla che sia degno di morte.
Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò.
Or egli era in obbligo di liberar loro un carcerato in occasion della festa.
Ma essi gridarono tutti insieme: Fa' morir costui, e liberaci Barabba!
(Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sedizione avvenuta in città e di un omicidio).
E Pilato da capo parlò loro, desiderando liberar Gesù;
ma essi gridavano: Crocifiggilo, crocifiggilo!
E per la terza volta egli disse loro: Ma che male ha egli fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò.
Ma essi insistevano con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono con avere il sopravvento.
E Pilato sentenziò che fosse fatto quello che domandavano.
E liberò colui che era stato messo in prigione per sedizione ed omicidio, e che essi aveano richiesto; a abbandonò Gesù alla loro volontà.
E mentre lo menavan via, presero un certo Simon, cireneo, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce, perché la portasse dietro a Gesù.
Or lo seguiva una gran moltitudine di popolo e di donne che facean cordoglio e lamento per lui.
Ma Gesù, voltatosi verso di loro, disse:
Or due altri, due malfattori, eran menati con lui per esser fatti morire.
E quando furon giunti al luogo detto "il Teschio," crocifissero quivi lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra.
E Gesù diceva:
E il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si facean beffe di lui, dicendo: Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!
E i soldati pure lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo:
Se tu sei il re de' Giudei, salva te stesso!
E v'era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO E IL RE DEI GIUDEI.