Commento, spiegazione e studio di Luca 7:2-9, verso per verso
Or il servitore d'un certo centurione, che l'avea molto caro, era malato e stava per morire;
e il centurione, avendo udito parlar di Gesù, gli mandò degli anziani de' giudei per pregarlo che venisse a salvare il suo servitore.
Ed essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano istantemente, dicendo: Egli è degno che tu gli conceda questo;
perché ama la nostra nazione, ed è lui che ci ha edificata la sinagoga.
E Gesù s'incamminò con loro; e ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: Signore, non ti dare questo incomodo, perch'io non son degno che tu entri sotto il mio tetto;
e perciò non mi son neppure reputato degno di venire da te; ma dillo con una parola, e sia guarito il mio servitore.
Poiché anch'io son uomo sottoposto alla potestà altrui, ed ho sotto di me de' soldati; e dico ad uno: Va', ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servitore: Fa' questo, ed egli lo fa.
Udito questo, Gesù restò maravigliato di lui; e rivoltosi alla moltitudine che lo seguiva, disse: