Commento, spiegazione e studio di Luca 8:26-36, verso per verso
E navigarono verso il paese dei Geraseni che è dirimpetto alla Galilea.
E quando egli fu smontato a terra, gli si fece incontro un uomo della città, il quale era posseduto da demoni, e da lungo tempo non indossava vestito, e non abitava casa ma stava ne' sepolcri.
Or quando ebbe veduto Gesù, dato un gran grido, gli si prostrò dinanzi, e disse con gran voce: Che v'è fra me e te, o Gesù, Figliuolo dell'Iddio altissimo? Ti prego, non mi tormentare.
Poiché Gesù comandava allo spirito immondo d'uscir da quell'uomo; molte volte infatti esso se n'era impadronito; e benché lo si fosse legato con catene e custodito in ceppi, avea spezzato i legami, ed era portato via dal demonio ne' deserti.
E Gesù gli domandò:
Ed essi lo pregavano che non comandasse loro d'andar nell'abisso.
Or c'era quivi un branco numeroso di porci che pascolava pel monte; e que' demoni lo pregarono di permetter loro d'entrare in quelli. Ed egli lo permise loro.
E i demoni, usciti da quell'uomo, entrarono ne' porci; e quel branco si avventò a precipizio giù nel lago ed affogò.
E quando quelli che li pasturavano videro ciò ch'era avvenuto, se ne fuggirono e portaron la notizia in città e per la campagna.
E la gente uscì fuori a veder l'accaduto; e venuta a Gesù, trovò l'uomo, dal quale erano usciti i demoni, che sedeva a' piedi di Gesù, vestito ed in buon senno; e s'impaurirono.
E quelli che aveano veduto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato.