Commento, spiegazione e studio di Luca 9:37-50, verso per verso
Or avvenne il giorno seguente che essendo essi scesi dal monte, una gran moltitudine venne incontro a Gesù.
Ed ecco, un uomo dalla folla esclamò: Maestro, te ne prego, volgi lo sguardo al mio figliuolo; è l'unico ch'io abbia;
ed ecco uno spirito lo prende, e subito egli grida, e lo spirito lo getta in convulsione facendolo schiumare, e a fatica si diparte da lui, fiaccandolo tutto.
Ed ho pregato i tuoi discepoli di cacciarlo, ma non hanno potuto.
E Gesù, rispondendo, disse:
Mena qua il tuo figliuolo. E mentre il fanciullo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e lo torse in convulsione; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il fanciullo, e lo rese a suo padre.
E tutti sbigottivano della grandezza di Dio.
Ma essi non capivano quel detto ch'era per loro coperto d'un velo, per modo che non lo intendevano, e temevano d'interrogarlo circa quel detto.
Poi sorse fra loro una disputa sul chi di loro fosse il maggiore.
Ma Gesù, conosciuto il pensiero del loro cuore, prese un piccolo fanciullo, se lo pose accanto, e disse oro:
Or Giovanni prese a dirgli: Maestro, noi abbiam veduto un tale che cacciava i demoni nel tuo nome, e glielo abbiamo vietato perché non ti segue con noi.
Ma Gesù gli disse: