Commento, spiegazione e studio di Marco 11:1-17, verso per verso
E quando furon giunti vicino a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso al monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli, e disse loro:
Ed essi andarono e trovarono un puledro legato ad una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero.
Ed alcuni di coloro ch'eran lì presenti, dissero loro: Che fate, che sciogliete il puledro?
Ed essi risposero come Gesù aveva detto. E quelli li lasciaron fare.
Ed essi menarono il puledro a Gesù, e gettarono su quello i loro mantelli, ed egli vi montò sopra.
E molti stendevano i loro mantelli sulla via; ed altri, delle fronde che avean tagliate nei campi.
E coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro, gridavano: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il regno che viene, il regno di Davide nostro padre! Osanna ne' luoghi altissimi!
E Gesù entrò in Gerusalemme, nel tempio; e avendo riguardata ogni cosa attorno attorno, essendo già l'ora tarda, uscì per andare a Betania coi dodici.
E il giorno seguente, quando furon usciti da Betania, egli ebbe fame.
E veduto di lontano un fico che avea delle foglie, andò a vedere se per caso vi trovasse qualche cosa; a venuto al fico non vi trovò nient'altro che foglie; perché non era la stagion dei fichi.
E Gesù prese a dire al fico:
E vennero a Gerusalemme; e Gesù, entrato nel tempio, prese a cacciarne coloro che vendevano e che compravano nel tempio; e rovesciò le tavole de' cambiamonete e le sedie de' venditori di colombi;
e non permetteva che alcuno portasse oggetti attraverso il tempio.
Ed insegnava, dicendo loro: