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E i Farisei e gli scribi domandarono: Perché i tuoi discepoli non seguono essi la tradizione degli antichi, ma prendon cibo con mani impure?
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Ma Gesù disse loro: Ben profetò Isaia di voi ipocriti, com'è scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me.
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Ma invano mi rendono il loro culto insegnando dottrine che son precetti d'uomini.
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Voi, lasciato il comandamento di Dio, state attaccati alla tradizione degli uomini.
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E diceva loro ancora: Come ben sapete annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra!
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Mosè infatti ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice padre o madre, sia punito di morte;
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voi, invece, se uno dice a suo padre od a sua madre: Quello con cui potrei assisterti è Corban (vale a dire, offerta a Dio),
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non gli permettete più di far cosa alcuna a pro di suo padre o di sua madre;
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annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. E di cose consimili ne fate tante!
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Poi, chiamata a sé di nuovo la moltitudine, diceva loro: Ascoltatemi tutti ed intendete:
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Non v'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; ma son le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo.
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Se uno ha orecchi da udire oda.
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E quando, lasciata la moltitudine, fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono intorno alla parabola.
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Ed egli disse loro: Siete anche voi così privi d'intendimento? Non capite voi che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare,
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perché gli entra non nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina? Così dicendo, dichiarava pure puri tutti quanti i cibi.
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Diceva inoltre: E' quel che esce dall'uomo che contamina l'uomo;
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poiché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi,
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adulteri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza.
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Tutte queste cose malvage escono dal di dentro e contaminano l'uomo.