Commento, spiegazione e studio di Matteo 12:18-22, verso per verso
Ecco il mio Servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo pirito mio sopra lui, ed egli annunzierà giudicio alle genti.
Non contenderà, né griderà, né alcuno udrà la sua voce nelle piazze.
Ei non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfar la iustizia.
E nel nome di lui le genti spereranno.
Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sanò, talché il mutolo parlava e vedeva.