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E Gesù, rispondendo, disse loro: Guardate che nessuno vi seduca.
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Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti.
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Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine.
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Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi;
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ma tutto questo non sarà che principio di dolori.
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Allora vi getteranno in tribolazione e v'uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome.
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E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda.
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E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.
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E perché l'iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà.
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Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
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E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
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Quando dunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta aniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente),
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allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti;
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chi sarà sulla terrazza non scenda per toglier quello che è in casa sua;
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e chi sarà nel campo non torni indietro a prender la sua veste.
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Or guai alle donne che saranno incinte, ed a quelle che allatteranno in que' giorni!
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E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno né di sabato;
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perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v'è stata l'uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà.
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E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, que' iorni saranno abbreviati.
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Allora, se alcuno vi dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là," non lo credete;
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perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.
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Ecco, ve l'ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v'andate;
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eccolo, è nelle stanze interne, non lo credete;
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perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell'uomo.
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Dovunque sarà il carname, quivi si raduneranno le aquile.
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Or subito dopo l'afflizione di que' giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze de' cieli saranno scrollate.
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E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell'uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell'uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.
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E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall'un capo all'altro de' cieli.
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Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami si fanno teneri e metton le foglie, voi sapete che l'estate è vicina.
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Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte.
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Io vi dico in verità che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.
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Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
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Ma quant'è a quel giorno ed a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo.
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E come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figliuol dell'uomo.
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Infatti, come ne' giorni innanzi al diluvio si mangiava e si beveva, si prendea moglie e s'andava a marito, sino al giorno che Noè entrò nell'arca,
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e di nulla si avvide la gente, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figliuol dell'uomo.
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Allora due saranno nel campo; l'uno sarà preso e l'altro lasciato;
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due donne macineranno al mulino: l'una sarà presa e l'altra lasciata.
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Vegliate, dunque, perché non sapete in qual giorno il vostro Signore sia per venire.