-
Or dopo molto tempo, ecco il padrone di que' servitori a fare i conti con loro.
-
E colui che avea ricevuto i cinque talenti, venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: Signore, tu m'affidasti cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
-
E il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore.
-
Poi, presentatosi anche quello de' due talenti, disse: Signore, tu m'affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due.
-
Il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore.
-
Poi, accostatosi anche quello che avea ricevuto un talento solo, disse: Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non hai seminato, e raccogli dove non hai sparso;
-
ebbi paura, e andai a nascondere il tuo talento sotterra; eccoti il tuo.
-
E il suo padrone, rispondendo, gli disse: Servo malvagio ed infingardo, tu sapevi ch'io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
-
dovevi dunque portare il mio danaro dai banchieri; e al mio ritorno, avrei ritirato il mio con interesse.
-
Toglietegli dunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci talenti.
-
Poiché a chiunque ha sarà dato, ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
-
E quel servitore disutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor dei denti.
-
Or quando il Figliuol dell'uomo sarà venuto nella sua gloria, avendo seco tutti gli angeli, allora sederà sul trono della sua gloria.
-
E tutte le genti saranno radunate dinanzi a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri;
-
e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.