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E quando fu sera, si mise a tavola co' dodici discepoli.
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E mentre mangiavano, disse: In verità io vi dico: Uno di voi mi tradirà.
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Ed essi, grandemente attristati, cominciarono a dirgli ad uno ad uno: Sono io quello, Signore?
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Ma egli, rispondendo, disse: Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.
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Certo, il Figliuol dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a quell'uomo per cui il Figliuol dell'uomo è tradito! Meglio sarebbe per cotest'uomo, se non fosse mai nato.
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E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: Sono io quello, Maestro? E Gesù a lui: L'hai detto.
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Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e dandolo a' suoi discepoli, disse: Prendete, mangiate, questo è il mio corpo.
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Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo:
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Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.
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Io vi dico che d'ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio.
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E dopo ch'ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
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Allora Gesù disse loro: Questa notte voi tutti avrete in me un'occasion di caduta; perché è scritto: Io percoterò il pastore, e le pecore della greggia saranno disperse.
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Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea.
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Ma Pietro, rispondendo, gli disse: Quand'anche tu fossi per tutti un'occasion di caduta, non lo sarai mai per me.
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Gesù gli disse: In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte.
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E Pietro a lui: Quand'anche mi convenisse morir teco, non però ti rinnegherò. E lo stesso dissero pure tutti i discepoli.