Commento, spiegazione e studio di Matteo 4:8-22, verso per verso
Di nuovo il diavolo lo menò seco sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la lor gloria, e gli disse:
Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi adori.
Allora Gesù gli disse:
Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli vennero a lui e lo servivano.
Or Gesù, avendo udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea.
E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, città sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali,
affinché si adempiesse quello ch'era stato detto dal profeta Isaia:
Il paese di Zabulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, la Galilea dei Gentili,
il popolo che giaceva nelle tenebre, ha veduto una gran luce; su quelli che giacevano nella contrada e nell'ombra della morte, una luce s'è levata.
Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire:
Or passeggiando lungo il mare della Galilea, egli vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare; poiché erano pescatori.
E disse loro:
Ed essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono.
E passato più oltre, vide due altri fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca, con Zebedeo loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò.
Ed essi, lasciata subito la barca e il padre loro, lo seguirono.