Commento, spiegazione e studio di Matteo 8:1-18, verso per verso
Or quando egli fu sceso dal monte, molte turbe lo seguirono.
Ed ecco un lebbroso, accostatosi, gli si prostrò dinanzi dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi.
E Gesù, stesa la mano, lo toccò dicendo:
E Gesù gli disse:
Or quand'egli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo e dicendo:
Signore, il mio servitore giace in casa paralitico, gravemente tormentato.
Gesù gli disse:
Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto ma di' soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito.
Poiché anch'io son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Va', ed egli va; ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa.
E Gesù, udito questo, ne restò maravigliato, e disse a quelli che lo seguivano:
E Gesù disse al centurione:
Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva in letto con la febbre; ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò.
Ella si alzò e si mise a servirlo.
Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati,
affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: Egli stesso ha preso le nostre infermità, ed ha portato le nostre malattie.
Or Gesù, vedendo una gran folla intorno a sé, comandò che si passasse all'altra riva.