Commento, spiegazione e studio di Michea 7:8-10, verso per verso
Non ti rallegrare di me, o mia nemica! Se son caduta, mi rialzerò, se seggo nelle tenebre, l'Eterno è la mia luce.
Io sopporterò l'indignazione dell'Eterno, perché ho peccato contro di lui, finch'egli prenda in mano la mia causa, e mi faccia ragione; egli mi trarrà fuori alla luce, e io contemplerò la sua giustizia.
Allora la mia nemica lo vedrà, e sarà coperta d'onta; lei, che mi diceva: Dov'è l'Eterno, il tuo Dio? I iei occhi la mireranno, quando sarà calpestata come il fango delle strade".