Commento, spiegazione e studio di Nahum 2:3-10, verso per verso
Lo scudo de' suoi prodi è tinto in rosso, i suoi guerrieri veston di scarlatto; il giorno in cui ei si prepara, l'acciaio dei carri scintilla, e si brandiscon le lance di cipresso.
I carri si slancian furiosamente per le strade, si precipitano per le piazze; il loro aspetto è come di fiaccole, guizzan come folgori.
Il re si ricorda de' suoi prodi ufficiali; essi inciampano nella loro marcia, si precipitano verso le mura, e la difesa è preparata.
Le porte de' fiumi s'aprono, e il palazzo crolla.
E' fatto! Ninive è spogliata nuda e portata via; le sue serve gemono con voce di colombe, e si picchiano il petto.
Essa è stata come un serbatoio pieno d'acqua, dal giorno che esiste; e ora fuggono! "Fermate! fermate!" a nessuno si vòlta.
Predate l'argento, predate l'oro! Vi son de' tesori senza fine, dei monti d'oggetti preziosi d'ogni sorta.
Essa è vuotata, spogliata, devastata; i cuori si struggono, le ginocchia tremano, tutti i fianchi si contorcono, tutti i volti impallidiscono.