Commento, spiegazione e studio di Nehemia 11:1-24, verso per verso
I capi del popolo si stabilirono a Gerusalemme; il resto del popolo tirò a sorte per farne venire uno su dieci ad abitar Gerusalemme, la città santa; gli altri nove doveano rimanere nelle altre città.
E il popolo benedisse tutti quelli che s'offrirono volenterosamente d'abitare in Gerusalemme.
Ecco i capi della provincia che si stabilirono a Gerusalemme, mentre che, nelle città di Giuda, ognuno si stabilì nella sua proprietà, nella sua città: Israeliti, Sacerdoti, Leviti, Nethinei, e figliuoli dei servi di Salomone.
A Gerusalemme dunque si stabilirono de' figliuoli di Giuda, e de' figliuoli di Beniamino. De' figliuoli di Giuda: Atahia, figliuolo d'Uzzia, figliuolo di Zaccaria, figliuolo d'Amaria, figliuolo di Scefatia, figliuolo di Mahalaleel, de' figliuoli di Perets,
e Maaseia, figliuolo di Baruc, figliuolo di Col-Hozeh, figliuolo di Hazaia, figliuolo di Adaia, figliuolo di Joiarib, figliuolo di Zaccaria, figliuolo dello Scilonita.
Totale dei figliuoli di Perets che si stabilirono a Gerusalemme: quattrocento sessantotto uomini valorosi.
De' figliuoli di Beniamino, questi: Sallu, figliuolo di Mashullam, figliuolo di Joed, figliuolo di Pedaia, figliuolo di Kolaia, figliuolo di Maaseia, figliuolo d'Ithiel, figliuolo d'Isaia;
e, dopo lui, Gabbai, Sallai: in tutto, novecentoventotto.
Gioele, figliuolo di Zicri, era loro capo, e Giuda, figliuolo di Hassenua, era il secondo capo della città.
Dei sacerdoti: Jedaia, figliuolo di Joiarib, Jakin,
Seraia, figliuolo di Hilkia, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Tsadok, figliuolo di Meraioth, figliuolo di Ahitub, preposto alla casa di Dio,
e i loro fratelli addetti all'opera della casa, in numero di ottocentoventidue; e Adaia, figliuolo di Jeroham, figliuolo di Pelalia, figliuolo di Amtsi, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Pashur, figliuolo di Malkija,
e i suoi fratelli, capi delle case patriarcali, in numero di duecentoquarantadue; e Amashsai, figliuolo d'Azareel, figliuolo d'Ahzai, figliuolo di Meshillemoth, figliuolo d'Immer,
e i loro fratelli, uomini valorosi, in numero di centoventotto. Zabdiel, figliuolo di Ghedolim, era loro capo.
Dei Leviti: Scemaia, figliuolo di Hashub, figliuolo di Azricam, figliuolo di Hashabia, figliuolo di unni,
Shabbethai e Jozabad, preposti al servizio esterno della casa di Dio di fra i capi dei Leviti;
e Mattania, figliuolo di Mica, figliuolo di Zabdi, figliuolo d'Asaf, il capo cantore che intonava le laudi al momento della preghiera, e Bakbukia che gli veniva secondo tra i suoi fratelli, e Abda figliuolo di Shammua, figliuolo di Galal, figliuolo di Jeduthun.
Totale de' Leviti nella città santa: duecentottantaquattro.
I portinai: Akkub, Talmon, e i loro fratelli, custodi delle porte, centosettantadue.
Il resto d'Israele, i sacerdoti, i Leviti, si stabilirono in tutte le città di Giuda, ciascuno nella sua proprietà.
I Nethinei si stabilirono sulla collina, e Tsiha e Ghishpa erano a capo dei Nethinei.
Il capo dei Leviti a Gerusalemme era Uzzi, figliuolo di Bani, figliuolo di Hashabia, figliuolo di attania, figliuolo di Mica, de' figliuoli d'Asaf, ch'erano i cantori addetti al servizio della casa di Dio;
poiché v'era un ordine del re che concerneva i cantori, e v'era una provvisione assicurata loro giorno per giorno.
E Pethahia, figliuolo di Mescezabeel, de' figliuoli di Zerach, figliuolo di Giuda, era commissario del re per tutti gli affari del popolo.