Commento, spiegazione e studio di Nehemia 8:1-5, verso per verso
Come fu giunto il settimo mese, e i figliuoli d'Israele si furono stabiliti nelle loro città, tutto il popolo si radunò come un sol uomo sulla piazza ch'è davanti alla porta delle Acque, e disse a Esdra, lo scriba, che portasse il libro della legge di Mosè che l'Eterno avea data a Israele.
E il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti alla raunanza, composta d'uomini, di donne e di tutti quelli ch'eran capaci d'intendere.
E lesse il libro sulla piazza ch'è davanti alla porta delle Acque, dalla mattina presto fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne, e di quelli ch'eran capaci d'intendere; e tutto il popolo teneva tese le orecchie a sentire il libro della legge.
Esdra, lo scriba, stava sopra una tribuna di legno, ch'era stata fatta apposta, e accanto a lui stavano, a destra, Mattithia, Scema, Anania, Uria, Hilkia e Maaseia; a sinistra, Pedaia, Mishael, Malkia, Hashum, Hashbaddana, Zaccaria e Meshullam.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava in luogo più eminente; e, com'ebbe aperto il libro, tutto il popolo s'alzò in piedi.