Commento, spiegazione e studio di Numeri 14:26-39, verso per verso
L'Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo:
"Fino a quando sopporterò io questa malvagia raunanza che mormora contro di me? Io ho udito i mormorii che i figliuoli d'Israele fanno contro di me.
Di' loro: Com'è vero ch'io vivo, dice l'Eterno, io vi farò quello che ho sentito dire da voi.
I vostri cadaveri cadranno in questo deserto; e voi tutti, quanti siete, di cui s'è fatto il censimento, dall'età di venti anni in su, e che avete mormorato contro di me,
non entrerete di certo nel paese nei quale giurai di farvi abitare; salvo Caleb, figliuolo di Gefunne, e iosuè, figliuolo di Nun.
I vostri piccini, che avete detto sarebbero preda de' nemici, quelli vi farò entrare; ed essi conosceranno il paese che voi avete disdegnato.
Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto.
E i vostri figliuoli andran pascendo i greggi nel deserto per quarant'anni e porteranno la pena delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri non siano consunti nel deserto.
Come avete messo quaranta giorni a esplorare il paese, porterete la pena delle vostre iniquità quarant'anni; un anno per ogni giorno; e saprete che cosa sia incorrere nella mia disgrazia.
Io, l'Eterno, ho parlato; certo, così farò a tutta questa malvagia raunanza, la quale s'è messa assieme contro di me; in questo deserto saranno consunti; quivi morranno".
E gli uomini che Mosè avea mandato ad esplorare il paese e che, tornati, avean fatto mormorare tutta la raunanza contro di lui screditando il paese,
quegli uomini, dico, che aveano screditato il paese, morirono colpiti da una piaga, dinanzi all'Eterno.
Ma Giosuè, figliuolo di Nun, e Caleb, figliuolo di Gefunne, rimasero vivi fra quelli ch'erano andati ad esplorare il paese.
Or Mosè riferì quelle parole a tutti i figliuoli d'Israele; e il popolo ne fece gran cordoglio.