Commento, spiegazione e studio di Numeri 14:36-45, verso per verso
E gli uomini che Mosè avea mandato ad esplorare il paese e che, tornati, avean fatto mormorare tutta la raunanza contro di lui screditando il paese,
quegli uomini, dico, che aveano screditato il paese, morirono colpiti da una piaga, dinanzi all'Eterno.
Ma Giosuè, figliuolo di Nun, e Caleb, figliuolo di Gefunne, rimasero vivi fra quelli ch'erano andati ad esplorare il paese.
Or Mosè riferì quelle parole a tutti i figliuoli d'Israele; e il popolo ne fece gran cordoglio.
E la mattina si levarono di buon'ora e salirono sulla cima del monte, dicendo: "Eccoci qua; noi saliremo ai luogo di cui ha parlato l'Eterno, poiché abbiamo peccato".
Ma Mosè disse: "Perché trasgredite l'ordine dell'Eterno? La cosa non v'andrà bene.
Non salite, perché l'Eterno non è in mezzo a voi; che non abbiate ad essere sconfitti dai vostri nemici!
Poiché là, di fronte a voi, stanno gli Amalekiti e i Cananei, e voi cadrete per la spada; giacché vi siete sviati dall'Eterno, l'Eterno non sarà con voi".
Nondimeno, s'ostinarono a salire sulla cima del monte; ma l'arca del patto dell'Eterno e Mosè non si mossero di mezzo al campo.
Allora gli Amalekiti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero giù, li batterono, e li fecero a pezzi fino a Hormah.