Commento, spiegazione e studio di Numeri 16:2-35, verso per verso
presero altra gente e si levaron su in presenza di Mosè, con duecentocinquanta uomini dei figliuoli d'Israele, principi della raunanza, membri dei consiglio, uomini di grido;
e, radunatisi contro Mosè e contro Aaronne, dissero loro: "Basta! tutta la raunanza, tutti fino ad uno son santi, e l'Eterno è in mezzo a loro; perché dunque v'innalzate voi sopra la raunanza dell'Eterno?"
Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò colla faccia a terra;
poi parlò a Kore e a tutta la gente ch'era con lui, dicendo: "Domattina l'Eterno farà conoscere chi è suo e chi è santo, e se lo farà avvicinare: farà avvicinare a se colui ch'egli avrà scelto.
Fate questo: prendete de' turiboli, tu, Kore, e tutta la gente che è con te;
e domani mettetevi del fuoco, e ponetevi su del profumo dinanzi all'Eterno; e colui che l'Eterno avrà scelto sarà santo. Basta, figliuoli di Levi!"
Mosè disse inoltre a Kore: "Ora ascoltate, o figliuoli di Levi!
E' egli poco per voi che l'Iddio d'Israele v'abbia appartati dalla raunanza d'Israele e v'abbia fatto accostare a sé per fare il servizio del tabernacolo dell'Eterno e per tenervi davanti alla raunanza affin d'esercitare a pro suo il vostro ministerio?
Egli vi fa accostare a sé, te e tutti i tuoi fratelli figliuoli di Levi con te, e cercate anche il sacerdozio?
E per questo tu e tutta la gente che è teco vi siete radunati contro l'Eterno! poiché chi è Aaronne che vi mettiate a mormorare contro di lui?"
E Mosè mandò a chiamare Dathan e Abiram, figliuoli di Eliab; ma essi dissero: "Noi non saliremo.
E' egli poco per te l'averci tratti fuori da un paese ove scorre il latte e il miele, per farci morire nel deserto, che tu voglia anche farla da principe, si, da principe su noi?
E poi, non ci hai davvero condotti in un paese dove scorra il latte e il miele, e non ci hai dato possessi di campi e di vigne! Credi tu di potere render cieca questa gente? Noi non saliremo".
Allora Mosè si adirò forte e disse all'Eterno: "Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino, e non ho fatto torto ad alcuno di loro".
Poi Mosè disse a Kore: "Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti all'Eterno: tu e loro, con aronne;
e ciascun di voi prenda il suo turibolo, vi metta del profumo, e porti ciascuno il suo turibolo davanti all'Eterno: saranno duecentocinquanta turiboli. Anche tu ed Aaronne prenderete ciascuno il vostro turibolo".
Essi dunque presero ciascuno il suo turibolo, vi misero del fuoco, vi posero su del profumo, e si fermarono all'ingresso della tenda di convegno; lo stesso fecero Mosè ed Aaronne.
E Kore convocò tutta la raunanza contro Mosè ed Aaronne all'ingresso della tenda di convegno; e la gloria dell'Eterno apparve a tutta la raunanza.
E l'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo:
"Separatevi da questa raunanza, e io li consumerò in un attimo".
Ma essi, prostratisi con la faccia a terra, dissero: "O Dio, Dio degli spiriti d'ogni carne! Un uomo solo ha peccato, e ti adireresti tu contro tutta la raunanza?"
E l'Eterno parlò a Mosè, dicendo:
"Parla alla raunanza e dille: Ritiratevi d'intorno alla dimora di Kore, di Dathan e di Abiram".
Mosè si levò e andò da Dathan e da Abiram; e gli anziani d'Israele lo seguirono.
Ed egli parlò alla raunanza, dicendo: "Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi, e non toccate nulla di ciò ch'è loro, affinché non abbiate a perire a cagione di tutti i loro peccati".
Così quelli si ritirarono d'intorno alla dimora di Kore, di Dathan e di Abiram. Dathan ed Abiram uscirono, e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le loro mogli, i loro figliuoli e i loro piccini. E Mosè disse:
"Da questo conoscerete che l'Eterno mi ha mandato per fare tutte queste cose, e che io non le ho fatte di mia testa.
Se questa gente muore come muoion tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, l'Eterno non mi ha mandato;
ma se l'Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto quello che appartiene loro e s'essi scendono vivi nel soggiorno de' morti, allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l'Eterno".
E avvenne, com'egli ebbe finito di proferire tutte queste parole, che il suolo si spaccò sotto i piedi di coloro,
la terra spalancò la sua bocca e li ingoiò: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a ore, e tutta la loro roba.
E scesero vivi nel soggiorno de' morti; la terra si richiuse su loro, ed essi scomparvero di mezzo all'assemblea.
Tutto Israele ch'era attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché dicevano: "Che la terra non inghiottisca noi pure!"
E un fuoco uscì dalla presenza dell'Eterno e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano il profumo.